"I vini della festa del papà, che magari stapperemo anche a liberazione avvenuta"
In siciliano Vanedda è il nome delle stradine di campagna, che i fratelli Stefano e Marina Girelli, trentini innamorati della Sicilia, che hanno scelto per il loro vino di punta, mettendo insieme la corposità del Grillo, la mineralità del Catarratto e l’ampiezza del Fiano, coltivati con i metodo dell’agricoltura biologica.
Risultato? Un bianco ricco, pieno di sfumature, con un’acidità ben integrata, che continua a chiamare il sorso. Per arrivare a questo risultato impiegano più di un anno dopo la vendemmia perché dopo la fermentazione sulle bucce, la sosta di 7 mesi sui lieviti, ci sono ulteriori 6 mesi di riposo in bottiglia.
Vanedda presenta un bouquet ampio e suadente con note di cocco e frutta tropicale, accompagnate da sentori di spezie dolci. L’eleganza al naso si conferma in bocca: ricco, persistente e con un’acidità presente e ben integrata.
L’articolo completo: QUI